PENSIONI MINIME
MISERIE POLITICHE MASSIME
Da alcuni giorni le forze politiche governative vantano l’avvenuto traguardo di quota 600 euro per le pensioni minime.
A parte il miserevole importo, lontanissimo dai 780,00 euro stabiliti dalla Corte Costituzionale come soglia minima di sopravvivenza per un individuo, non per una famiglia, la misura si applica solo per gli over settantacinquenni, è valida esclusivamente per il 2023, è determinata quasi interamente dall’aumento del tasso d’inflazione che comporta in automatico un adeguamento del regime pensionistico.
L’importo integrativo garantito dai nostri ineffabili politici è inferiore a 30 euro, contemporaneamente la flat tax viene incrementata fino ai redditi di 85.000 euro, l’aliquota sulle operazioni di borsa diminuisce dal 26 al 14 per cento, l’uso del contante aumenta fino a 5.000 euro, il reddito di cittadinanza, poco più di una mancia, è destinato a scomparire in tempi brevi.
Un esempio illuminante di giustizia sociale.