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SUPERBONUS 110%

LA GIRAVOLTA DEL GOVERNO

 

 

Con un decreto legge, approvato in sede di consiglio di ministri, il governo ha deciso uno stop totale a sconto in fattura e cessione del credito.

Una decisione improvvisa, inaspettata, di inaudita gravità per le imprese, l’indotto, la manodopera impiegata nei cantieri, le famiglie.

Assunta inaudita altera parte, senza un preventivo tavolo di concertazione, con le aziende, i sindacati, le associazioni di categoria, gli istituti di credito, rischiando di mandare sul lastrico migliaia di persone, ignorando il contributo decisivo che il superbonus ha fornito alla crescita dl nostro pil fino al 6% nel 2021 e 2022.

La politica di mediazione  è sempre stata un punto di forza in questo paese, consentendo in tempi assai più cupi di superare ostacoli apparentemente insormontabili.

Un governo privo di qualsiasi visione strategica riguardo il sistema paese Italia, guidata da un ministro dell’economia di provenienza politica che sta riuscendo nell’impresa di condurre i cittadini a rimpiangere i ministri tecnici che si sono susseguiti nel tempo e da un presidente del consiglio che ha annunciato la sua terza defezione ad un summit internazionale in quattro mesi.

Circostanza mai accaduta in passato, quando a reggere le sorti del paese sono stati politici ultrasettantenni, se non ottantenni.

L’isolamento internazionale in cui è precipitata l’Italia ed una politica inadatta, recte incapace, hanno consentito le più fosche previsioni per il nostro prossimo futuro.

 

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